To understand the historical importance of Fort Davis, it is necessary to go back to the mid-1800s when the pioneers with their horses, stagecoaches and caravans traveled along the Overland Trail westbound to reach California.
We are in the Davis Mountains that rise unexpectedly from the Chihuahuan desert. In addition to being one of the few areas to be able to refuel water, this was also the favorite spot for the assaults of the Comanche and Apache (you know Geronimo right?).
In order to protect the people, 14 regiments were sent here and in 1854 Fort Davis was born.
Since 1867, a good part of the soldiers who stationed here until 1891 were the so-called Buffalo Soldiers, the first African-American volunteer soldiers to be admitted in the army after the end of the Civil War.
Per comprendere l’importanza storica di Fort Davis bisogna tornare a metà del 1800 quando i pionieri con cavalli, diligenze e carovane percorrevano l’Overland Trail verso Ovest per raggiungere la California.
Ci troviamo a 1500 metri sul livello del mare, sulle Davis Mountains che si innalzano inaspettatamente a ridosso del deserto del Chihuahua. Oltre ad essere una delle poche aree per poter fare rifornimento di acqua, questa era anche la zona in cui gli assalti sia dei Comanche che degli Apache (avete presente Geronimo? Ecco, proprio lui) erano all’ordine del giorno. Anche a banditi fuorilegge pare che qui non fossero messi proprio bene.
Per proteggere le carovane dei pionieri furono inviati 14 reggimenti e nel 1854 nacque Fort Davis.
Dal 1867, una buona parte dei soldati che stazionarono qui fino al 1891 erano i cosiddetti Buffalo Soldiers, i primi soldati volontari afroamericani ad essere ammessi nell’esercito dopo la fine della Guerra Civile.
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