While everybody is in their car, queuing to to see the most popular attractions in Yellowstone National Park, we find ourselves alone in the Lamar Valley which is probably our favorite area in the Park, so wild and unspoiled.
We are in North Eastern Yellowstone, on the continuation of the Beartooth Highway (US212) that runs from Montana straight into Wyoming.
Plains, rivers, streams, the mountains in the background and no traffic makes this landscape a great opportunity to see plenty of wildlife. And so it is. Parking the car and doing a few hundreds feet on the Lamar Trail was enough to spot dozens of bison pasturing and immediately make a connection to the same feelings you can experience during an African safari. Yet, we are here to see wolves.
And instead comes the grizzly. And fuck, it’s scary. It comes out of nowhere without any notice, it’s huge and there’s only a little stream between us and him. We are petrified, that big guy walks to the shore looking at us, we shoot some photos and before he leaves. From now on our hike becomes a constant look behind our backs, passing over any slope is a challenge against terror for what might come from the other side. But we came here to spot wolves.
We see tons of antelopes, but with the adrenaline still pumping after the close encounter, we don’t even take a picture. As we decide to come back, here it is: a lonely black wolf walking alongside us, just a few feet higher. The moment lasts for a few seconds, just the time to be aware of our presence and it’s already vanished. We are so happy and we go back to the car where we find a bighorn sheep striking a pose, much better than a fashion blogger would do.
Mentre tutti quanti sono in macchina, fermi in coda per vedere le attrazioni più popolari dello Yellowstone National Park, noi siamo praticamente da soli nella Lamar Valley, probabilmente la parte che preferiamo di questo parco, selvaggia e quasi incontaminata.
Siamo nella zona Nord Est di Yellowstone, sulla continuazione della Beartooth Highway (US212) che dal Montana entra in Wyoming. Pianure, fiumi, torrenti, le montagne a ridosso e scarsa presenza di autoveicoli, sono le caratteristiche che preludono ad una abbondante presenza di fauna. E così è. È bastato parcheggiare e fare poche centinaia di metri a piedi seguendo il Lamar Trail per avvistare decine di bisonti al pascolo e fare immediatamente un collegamento mentale e visivo alle stesse sensazioni che si provano durante un safari africano. Ma noi siamo qui per riuscire a vedere dei lupi.
E invece arriva il grizzly. E fa paura, cazzo se fa paura. Spunta senza preavviso, è enorme e c’è solo un piccolo torrente a dividerci. Noi pietrificati, lui avanza fino alla riva, ci guarda, noi scattiamo qualche foto e lui se ne va. Da qui in poi la nostra camminata diventa un continuo guardarsi alle spalle, superare delle piccole salite è una sfida contro il terrore per quello che potrebbe spuntare dall’altro lato senza preavviso. Ma noi siamo qui per vedere i lupi.
Vediamo tante antilopi, ma ormai, con ancora addosso l’adrenalina dopo quell ‘incontro ravvicinato del tipo che te la fai sotto,’ non scattiamo nemmeno più una fotografia. E mentre decidiamo di rientrare, eccolo: un lupo nero e solitario che cammina parallelamente a noi, solo qualche metro più in alto. L’avvistamento dura qualche secondo e non di più, il tempo di accorgersi della nostra presenza ed è già svanito. E mentre torniamo, praticamente di fianco alla macchina troviamo una bighorn sheep che ci spara una posa che nemmeno una fashion blogger. Click.
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